Dopo il verdetto, Trump ha dichiarato di non aver mai dato ordini a Cohen di infrangere la legge. Secondo lui, il processo del suo ex-avvocato non riguarda il finanziamento della sua campagna elettorale.
"Non credo che qualcuno gli crederà: in primo luogo non, non viene fatto nulla nell'organizzazione Trump a meno che questo non "passi" attraverso Mr. Trump, che mi ha dato ordini di effettuare pagamenti, mi ha dato ordine di partecipare a queste questioni" ha detto Cohen in un'intervista con ABC News, la prima dopo l'annuncio della sentenza.
Cohen ha sottolineato che Trump, "ovviamente", sapeva che le azioni del suo avvocato erano illegali, e ha sottolineato che i pagamenti, "naturalmente", venivano fatti per "aiutarlo (Trump) e per la sua campagna".
"La verità è che i cittadini degli Stati Uniti e le persone in tutto il mondo non credono in ciò che dice, questa persona non sta dicendo la verità, è triste che io debba assumermi la responsabilità delle sue azioni sporche", ha aggiunto Cohen. Rispondendo alla domanda del moderatore, se Cohen ritenga che Trump stia dicendo la verità sull'indagine sul "caso della Federazione Russa", ha risposto negativamente.
L'ex avvocato del presidente degli Stati Uniti ha ammesso di essere "arrabbiato con se stesso" per aver partecipato a tali affari, e ha notato di averlo fatto a causa della "cieca lealtà" nei confronti di Trump. "Ero fedele a qualcuno che, in verità, non merita lealtà", ha aggiunto.
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