Secondo Washington, non c'è stato alcun attacco chimico da parte di terroristi, ma è stato solo un incidente con l'uso di "gas lacrimogeni" da parte delle forze governative siriane.
"Gli Stati Uniti hanno informazioni sul coinvolgimento dei militari russi e siriani nell'incidente con i gas lacrimogeni e ritengono che Mosca e Damasco lo sfruttino come opportunità per compromettere il cessate il fuoco ad Idlib", si legge nel comunicato del Dipartimento di Stato.
Sempre nel documento gli Stati Uniti affermano che le forze fedeli al presidente Assad, che controllano la zona dell'incidente, potrebbero "contaminare questo luogo con sostanze chimiche prima delle relative indagini dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche".
"Chiediamo alla Russia e al regime siriano di non intervenire nella zona del presunto attacco e li esortiamo a garantire la sicurezza degli ispettori indipendenti e imparziali affinché i responsabili possano essere assicurati alla giustizia", prosegue la nota.
Il ministero della Difesa russo aveva precedentemente riferito che lo scorso 24 novembre gli islamisti avevano attaccato alcuni quartieri di Aleppo con granate contenenti sostanze tossiche.
A seguito dell'attacco 46 persone, tra cui 8 bambini, sono rimasti intossicati.
I servizi segreti russi hanno scoperto nella zona demilitarizzata di Idlib armi da fuoco con cui i ribelli hanno attaccato Aleppo e successivamente gli aerei russi hanno bombardato le posizioni dei terroristi.
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