"Oggi temo che dovremmo ammettere che il nuovo ordine mondiale non è stato realmente realizzato, e che, ancora peggio, oggi c'è il pericolo reale che la legge del più forte sostituisca lo stato di diritto. Oggi gli stessi trattati internazionali che hanno posto fine alla Guerra Fredda vengono messi in discussione", ha detto Mogherini, citata dal servizio diplomatico dell'UE in un discorso alla Kennedy Harvard School of International Relations.
Secondo lei, "invece di costruire un nuovo ordine, oggi dobbiamo investire una grande parte delle nostre energie nel prevenire lo smantellamento di parti delle regole attuali". Mogherini osserva che "se vogliamo preservare il sistema multilaterale, dobbiamo investire nella sua riforma".
"Credo che tali cambiamenti possano verificarsi solo se l'Europa e l'America lavoreranno insieme, non c'è altra via da percorrere se vogliamo provare a creare una sorta di ordine nel mondo", ha detto Mogherini.
Ha anche menzionato gli eventi nello stretto di Kerch, dove il 25 novembre tre navi della marina ucraina hanno violato il confine della Federazione Russa e sono state sequestrate. Ha detto che "solo insieme, Europa e America, possono affrontare le sfide che la Russia rappresenta non solo sul suolo europeo, ma anche in altri luoghi".
"E gli eventi recenti nel Mar d'Azov, non li definirei una conseguenza inevitabile, perché queste cose possono sempre essere evitate, ma una diretta conseguenza di una chiara violazione delle regole basilari della coesistenza pacifica sul territorio europeo: Europa e America insieme metteranno in evidenza queste violazioni e reagiranno " ha detto.
Il presidente russo Vladimir Putin ha definito l'incidente una provocazione, osservando che tra i membri dell'equipaggio delle navi ucraine che hanno violato il confine con la Russia c'erano due membri dell'Ufficio di sicurezza ucraino, che di fatto erano responsabili di questa operazione speciale. Putin ha sottolineato che le guardie di frontiera russe hanno svolto le loro funzioni per proteggere il confine di stato. Secondo lui, la provocazione nel Mar Nero è associata a una bassa valutazione del presidente dell'Ucraina prima delle elezioni.
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