In precedenza una fonte aveva riferito ai giornalisti a Bruxelles che nei negoziati in Lussemburgo non discuteranno le misure contro la Russia a seguito "dell'attacco informatico all'OPCW", ma "si farà il punto sulle informazioni esistenti e sulla possibile assistenza, inoltre verrà rilevata la coincidenza dell'attacco informatico contro l'OPCW con l'adozione del meccanismo di base relativo a misure restrittive contro le armi chimiche".
Secondo il ministero degli Esteri britannico, i ministri degli Esteri il 15 ottobre in Lussemburgo approveranno ufficialmente il "regime di sanzioni proposto dalla Gran Bretagna e Francia dopo gli attacchi in Siria e Salisbury".
Prima dei colloqui a Lussemburgo, il ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt incontrerà i colleghi di Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria, Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Croazia e Romania e li ringrazierà per il loro "sostegno e la determinazione negli sforzi globali per mettere fine all'uso di armi chimiche".
"Per molti anni c'è stato un tabù internazionale sull'uso di armi chimiche, ma ora è messo in discussione dopo i fatti in Siria e Salisbury. Ora dobbiamo ridisegnare la linea rossa, il che significa che chiunque usi queste terribili armi pagherà sempre un prezzo estremamente alto. Le sanzioni sono cruciali, ma non sono la fine della storia", si afferma nella dichiarazione di Hunt.
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