"Non ha motivazioni legali né dal punto di vista della Costituzione dell'Ucraina, né dal punto di vista degli accordi di Minsk. Abbiamo affermato chiaramente che è impossibile condurre un referendum solo in una parte dell'Ucraina", ha affermato in un'intervista telefonica.
In precedenza il consigliere del Cremlino per la politica estera Yury Ushakov aveva dichiarato che al vertice di Helsinki Vladimir Putin e Donald Trump avevano discusso la possibilità di organizzare un referendum sullo status delle autoproclamate repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk (DNR e LNR).
Bloomberg aveva inoltre riferito che durante l'incontro nella capitale finlandese il capo di Stato russo aveva proposto al presidente americano di far svolgere il referendum sotto l'egida delle organizzazioni internazionali.
Kiev ha definito l'idea strana e "assolutamente inaccettabile".
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