La Reuters aveva riferito che Bruxelles pianificava di concordare un nuovo meccanismo che avrebbe consentito una più rapida introduzione di sanzioni nei confronti di persone e soggetti coinvolti nell'uso di sostanze chimiche vietate. L'iniziativa arriva da Parigi ed è legata "all'uso di armi chimiche da parte della Russia e della Siria", ha scritto l'agenzia.
"Si tratta dei loro giochi interni, per questo si parla di qualche tipo di influenza di determinate sanzioni… Vogliono imporre sanzioni, quindi stanno cercando diversi pretesti", — ha commentato Ermakov.
Ha ricordato che non ci sono armi chimiche in Siria, come confermato dall'OPCW (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche). Anche supponendo che alcune scorte siano rimaste, Damasco non vi ricorrerebbe dal momento che semplicemente non risulterebbe vantaggioso, ha sottolineato Ermakov.
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