"Le sanzioni contro la Russia, così come tutte le sanzioni, sono una strategia lose-lose, in cui entrambe le parti perdono", ha detto Zeman.
Secondo lui, a causa delle sanzioni, molto perdite ha subito sia l'Unione Europea che la Russia. L'inutilità delle sanzioni è stata chiaramente dimostrata, ad esempio, nelle relazioni tra Stati Uniti e Cuba. Washington ha provato ad utilizzare le sanzioni per rovesciare il regime a Cuba, ma non ha raggiunto il suo obiettivo.
Zeman crede che non ha senso continuare a mantenere in vigore le sanzioni contro la Russia.
Il presidente ceco ha inoltre sostenuto la continuazione della partecipazione della Repubblica alla missione NATO in Afghanistan.
"In Afghanistan stiamo difendendo la Repubblica Ceca dal rischio di atti terroristici come quelli che si sono verificati negli Stati Uniti, nell'Europa occidentale e in alcune altre parti del mondo", ha spiegato Zeman.
Egli ha pure sottolineato la partecipazione più attiva dei rappresentanti cechi al dibattito all'interno dell'UE sulle questioni relative alla migrazione e sul futuro sviluppo dell'organizzazione. Un ruolo importante, a suo avviso, è giocato dal Gruppo di Visegrad (Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia e Ungheria).
"Avverto coloro che chiedono di sciogliere il Gruppo di Visegrad: sarebbe un errore politico grave che indebolirebbe la posizione della Repubblica Ceca nell'arena internazionale", ha concluso Zeman.
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