Qualche settimana fa, Maas è stato criticato dalla leadership del suo stesso partito a causa della sua "politica dura" contro Vladimir Putin. Tuttavia, in seguito, in presenza di Maas, i leader dei socialdemocratici si sono comportati "timidamente". Secondo l'autore, alcuni di loro sono pronti a "dimenticare che Putin ha attaccato la Georgia e l'Ucraina, sostiene quel criminale di Assad in Siria, mina l'UE e uccide i dissidenti, non solo in patria, ma anche all'estero". Per "rassicurare" i suoi critici, Maas si è precipitato a Mosca per incontrare il ministro degli Esteri Sergei Lavrov.
Alla direzione del SPD Maas ha detto che Mosca è pronta a riprendere i negoziati sul conflitto ucraino e far rivivere il gruppo di lavoro russo-tedesco sulle questioni di politica di sicurezza. Inoltre, ci sono segnali che il Consiglio Russia-NATO potrrebbe nuovamente tenere una riunione. I negoziati sull'Ucraina hanno avuto luogo senza però raggiungere il risultato sperato, osserva l'autore. L'Ucraina vuole che le forze di pace delle Nazioni Unite proteggano il confine russo-ucraino, attraverso il quale vengono trasportati "uomini in verde, equipaggiamenti militari e assassini". Mentre la Russia vuole che i "caschi blu" controllino i confini dei territori in mano ai separatisti.
Maas ha dovuto respingere la proposta di Lavrov e difendere l'Ucraina, opponendosi così alla "comprensione di Putin" nel suo stesso partito.
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