Lo ha dichiarato a Sputnik il vicepresidente della commissione Esteri della camera alta del Parlamento russo Vladimir Dzhabarov.
Pashinyan, non eletto dal Parlamento premier (45 voti a favore a fronte di 53 necessari per l'elezione), ha invitato i suoi sostenitori ad una campagna di disobbedienza civile nella giornata di oggi, ha invitato allo sciopero generale, al blocco di tutte le strade e dell'aeroporto. Secondo la legislazione armena, entro una settimana il Parlamento cercherà di eleggere di nuovo il primo ministro, in caso non riuscisse si tornerà alle urne.
"Non si può prendere il potere in questo modo, perché la legittimità di un premier in queste condizione susciterebbe dubbi", ha detto Dzhabarov.
"Questo scenario è gravido di gravi conseguenze per l'Armenia, sia a livello nazionale che in politica estera: Yerevan ha molti nemici che non si lasceranno sfuggire l'occasione di trarre vantaggio da questa situazione", — ha osservato il senatore russo.
Per il politico russo la situazione in Armenia è "molto inquietante". "Dopo che Pashinyan ha esortato alla disobbedienza civile e a bloccare le strade principali, la probabilità di scontri tra la polizia ed i sostenitori del leader dell'opposizione è aumentata notevolmente".
Dzhabarov ha invitato le parti al dialogo ed ha espresso la speranza che alla fine prevarrà il buon senso.
Secondo il senatore, servirebbero subito nuove elezioni e cambiare la procedura per l'elezione del premier.
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