In precedenza la Commissione Europea aveva deciso di avviare una procedura sanzionatoria nei confronti della Polonia perchè secondo Bruxelles il governo locale ha permesso lo scostamento dalle norme democratiche a seguito della sua riforma della giustizia.
"Prendo atto di questa decisione con calma. Si tratta di politica, non di stato di diritto… La Polonia è un Paese libero e uno Stato di diritto. Dobbiamo proseguire la riforma della giustizia", ha detto Ziobro.
In precedenza la Commissione Europea aveva avvertito Varsavia che per la riforma della giustizia potrebbe essere applicato il 7° articolo del trattato dell'Unione Europea. Per la Polonia significherebbe la perdita del diritto di voto nel Consiglio della UE, se gli altri Paesi daranno il via libera alla decisione di Bruxelles.
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