Majdi al-Khaldi, consigliere diplomatico del presidente palestinese Mahmoud Abbas, ha affermato che la leadership palestinese sospenderà i contatti con gli Stati Uniti non appena l'inquilino della Casa Bianca Donald Trump riconoscerà ufficialmente Gerusalemme come capitale d'Israele, segnala Associated Press.
Secondo il consigliere, con questo passo Washington si priva del ruolo di intermediario nella risoluzione del conflitto israelo-palestinese.
Ricordiamo che il riconoscimento di Gerusalemme come capitale di Israele, così come il trasferimento nella città contesa dell'ambasciata americana attualmente ospitata a Tel Aviv, facevano parte delle promesse di Trump durante la campagna elettorale di 1 anno fa.
Dopo il suo insediamento, il presidente americano sembrava essersi tirato indietro, ma alla fine della scorsa settimana, secondo una fonte dell'amministrazione, Trump aveva promesso a breve di dichiarare ufficialmente la posizione dell'amministrazione americana.
Oltre ad al-Khaldi, diversi leader e diplomatici dei Paesi musulmani avevano fatto sapere che questa azione di Washington sarebbe stata ritenuta inaccettabile. In precedenza Ibrahim Kalyn, portavoce del presidente turco Erdogan, aveva chiesto di rinunciare al riconoscimento di Gerusalemme come capitale dello Stato ebraico.
Inoltre Hamas aveva minacciato di lanciare una nuova Intifada in Palestina dopo che la Casa Bianca avrebbe compiuto questo passo.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)