"Gerusalemme è una linea rossa per i musulmani. Una decisione simile sarebbe un duro colpo per tutta l'umanità, non la lasceremo passare", ha detto Erdogan.
Il presidente turco ha aggiunto che se Washington riconoscerà Gerusalemme come capitale d'Israele, allora i leader dell'Organizzazione di cooperazione islamica si riuniranno ad Istanbul e "mobiliteranno l'intero mondo musulmano".
Sabato scorso la Casa Bianca aveva promesso di chiarire la sua posizione su Gerusalemme a breve.
La parte palestinese, così come un certo numero di Paesi mediorientali, ha sostenuto che il riconoscimento di Washington come capitale d'Israele sarebbe destabilizzante per la regione.
Il Congresso statunitense nel 1995 aveva approvato la legge sul trasferimento dell'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme. Tuttavia per le dispute sullo status della città tutti i presidenti americani ogni sei mesi firmano un documento che posticipa l'attuazione di questo provvedimento.
Il conflitto sullo status di Gerusalemme è dovuto al fatto che i palestinesi rivendicano il centro e la parte orientale della città, dove ci sono molti luoghi sacri per i musulmani. Per mantenere la neutralità, molti Stati stranieri hanno localizzato le proprie missioni diplomatiche nello Stato ebraico a Tel Aviv.
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