Il programma di 1,8 miliardi di euro per l'Ucraina è stato approvato nel 2015. La sua operazione si concluderà all'inizio di gennaio 2018. Kiev ha finora ricevuto 1,2 miliardi di euro. Il denaro viene stanziato in cambio del soddisfacimento da parte dell'Ucraina di determinati requisiti, tra cui l'attuazione delle riforme.
Malgrado gli sforzi compiuti da Kiev, non sono stati adempiuti tutti gli obblighi per l'ottenimento dell'ultima tranche.
La Commissione europea rivaluterà la questione all'inizio del 2018.
"Quando l'Ucraina ha firmato l'accordo di associazione, la Commissione europea, sotto forma di aiuti, le ha destinato un miliardo e 800 milioni di euro. Un miliardo e 200 milioni sono stati versati, mentre 600 milioni sono stati posticipati al 2016, ma non è successo. Così è successo che la maggior parte di questo denaro è stato speso per l'acquisto di gas nell'Unione Europea, mentre altri per pagare i servizi di vari consulenti per condurre riunioni, conferenze, ecc. A quanto pare, nell'Unione Europea si sono offesi che non hanno pagato abbastanza l'onorario dei loro impiegati. E l'Ucraina non è stata in grado di spiegare perché la maggior parte dei soldi sono finiti nelle tasche dei funzionari ucraini e non europei. Quindi hanno deciso di non dare più soldi all'Ucraina. I funzionari ucraini erano troppo avidi: se ne mettevano in tasca più di quanto volevano mettersene i colleghi europei. Non spartivano", ha detto Okhrimenko.
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