In precedenza il presidente ucraino Petr Poroshenko aveva annunciato l'imminente svolgimento di un referendum per l'adesione nella UE e nella NATO. Aveva inoltre osservato che per l'Ucraina "il peggio era passato".
"Poroshenko è sicuro: gli ucraini sosterranno la sua idea di aderire nella UE, ma la questione è diversa: non è affatto supportata nella UE, cosa più importante", ha scritto il senatore nella sua pagina Twitter.
Il politico ha inoltre commentato la decisione della Commissione Europea di negare all'Ucraina la nuova tranche di 600 milioni di euro nell'ambito del programma di assistenza finanziaria.
"In risposta al rifiuto della Commissione Europea di stanziare una tranche di 600 milioni di euro a Kiev, Poroshenko lancia il referendum per l'adesione nella UE. Ma non si può costringere ad amare".
La Commissione Europea ha rifiutato la tranche a beneficio di Kiev per il mancato rispetto di una serie di obblighi del governo ucraino.
Nel 2015 la UE ha approvato un programma di assistenza finanziaria all'Ucraina per un importo di 1,8 miliardi di euro. Kiev ha ricevuto già 1,2 miliardi di euro.
In seguito la Commissione Europea non ha escluso l'approvazione di un nuovo programma di assistenza finanziaria per l'Ucraina pari come il precedente ad 1,8 miliardi di euro.
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