Secondo l'ex diplomatico, tali colloqui con il Cremlino durante l'amministrazione di Obama sarebbero stati inconcepibili e non sarebbero stati compresi.
"Mai. Non ho mai sentito che qualcuno dalla Russia sia venuto nella nostra Ambasciata per entrare in contatto con qualche persona qui negli Stati Uniti o viceversa. A mio parere questa notizia sembra molto plausibile, la squadra del Washington Post ha fatto un lavoro fantastico. Ma tutta questa storia è veramente molto strana.
In primo luogo anch'io ho fatto parte della squadra del governo di transizione di Obama nel 2008. Ero l'esperto sulla Russia. Poi nel 2009 ho lavorato presso il Consiglio di Sicurezza Nazionale, mi occupavo delle questioni russe. Non ho mai parlato con l'ambasciatore Kislyak in quei momenti. Lo conosco molto bene, quando lavoravo alla Casa Bianca era parte del mio lavoro. Ma il fatto stesso che si incontravano mi rende perplesso, per non parlare del contenuto di questi incontri che si discute <…> Sono molto strani i rapporti tra lo staff di Trump e i russi. Sono talmente strani che hanno sorpreso persino l'ambasciatore Kislyak. Perché sono sicuro che non ha mai sentito parlare di un americano che vuole entrare nell'Ambasciata russa per comunicare col Cremlino a Mosca."
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