Secondo l'eurodeputato della Lettonia Andrejs Mamikins, i membri dell'Europa occidentale in realtà hanno di fatto dato un ultimatum ai partner dell'Europa orientale.
"Dinanzi ai membri dell'Europa dell'Est pende una domanda non facile: sottomettersi alla volontà dell'Europa occidentale sulla questione dei migranti o restare ai margini dell'Unione Europea", — ha detto Mamikins.
"L'implementazione del concetto di "Europa a più velocità" non farà che aumentare il divario tra i paesi occidentali e orientali", — ritiene l'eurodeputato slovacco Ivan Štefanec.
"Molti Paesi possono cominciare a riflettere sull'uscita dalla UE, minacciando il crollo dell'Unione," — è convinto l'eurodeputato ceco Tomáš Zdechovský.
Questa idea diventata spina nel fianco suggerisce che l'integrazione dei Paesi ad economia più sviluppata sarà più veloce di quella degli altri membri dell'Unione Europea, per i quali fattori politici e finanziari non permettono di partecipare pienamente a tutti i progetti.
L'approvazione definitiva di questo principio è attesa il prossimo 25 marzo durante il vertice UE di Roma.
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