Il WSJ cita le parole dello storico Robert Dallek il quale sostiene che se si dovesse credere alle parole di Trump sembrerebbe che gli USA si trovino in una crisi spaventosa.
Il corrispondente del LA Times Mark Z. Barabak ha definito il discorso del 45° presidente USA come il "Trampismo nella sua forma più pura".
Non c'era nessun punto fermo nel suo discorso. Non c'era nessun rifermento alla pace, a nessuna guarigione delle ferite, a nessun nobile appello alle migliori manifestazioni della nostra natura. Il discorso di 16 minuti del presidente è stato Trampismo nella sua forma più pura: arrabbiato, maleducato e profondamente offensivo" ha scritto.
Barabak ha anche osservato un "tono combattivo" nel discorso di Trump, un "discorso nero come la pece". E' stato piuttosto una diretta continuazione della sua campagna elettorale, e non uno sguardo al futuro, in cui dovrà gestire un paese profondamente diviso, aggiunge l'autore.
Il Washington Post ha definito il discorso "cupo" e "accanito". "Donald Trump ha iniziato il suo mandato presidenziale con parole cupe e accanite su una nazione rovinata, che necessita di azioni celeri ed audaci. Ha distrutto la storia bi-centenaria dei discorsi di inaugurazione", in poche parole il presidente ha fatto intendere, per chi non lo ha ancora capito che questa sarà una presidenza totalmente diversa" scrive la testata.L'Huffington Post osserva che il discorso di Turmp è suonato come se ci fosse stato un colpo di stato armato. "Venerdì è stato il giorno del trionfo per il nuovo presidente, ma il suo furioso ed enigmatico discorso non lo dimostra" osserva l'autore e aggiunge che ci si aspettava che Trump non avrebbe seguito le norme, ma le sue parole hanno comunque sconvolto.
Il New Yorker fa notare che il nuovo presidente non ha ricordato nessuno dei "sacrifici dei nostri antenati", né lo spirito dell'America e dei suoi valori.
E' stato un discorso "cupo". L'America, descritta da Trump, è piena di vittime della "povertà", afflitta "dal crimine, dalle bande e dalla droga", piena di "fabbriche arrugginite sparse in tutto il paese" dice l'articolo.
Il giornale Politico a sua volta, richiama l'attenzione sul fatto che nel discorso Trump ha lasciato l'Europa "senza lavoro", mettendo in chiaro che essa dovrà contare solo su sé stessa.
"Se Trump voleva mandare un messaggio di preavviso all'Europa, ci è riuscito" osserva l'autore citando le reazioni di alcuni politici europei.
"Un discorso di insediamento aggressivo. Non possiamo stare fermi e aspettare il supporto e la cooperazione degli Stati Uniti. L'Europa deve prendere il suo destino e la propria difesa nelle proprie mani" ha scritto sulla sua pagina Twitter Guy Verhofstadt, l'ex Premier del Belgio e presidente dell'Alleanza dei liberali e democratici europei.
Sui social network la gente ha fatto notare che Trump ha letteralmente citato nel suo discorso Bane, uno dei cattivi dell'universo DC Comics.
Nel film "Il cavaliere oscuro — Il ritorno" l'antieroe dice "oggi noi restituiamo il potere al popolo". Trump ha davvero ripetuto questa frase quasi parola per parola.
— Batman-News.com (@BatmanNewsCom) 20 января 2017 г.
Il presidente nel suo discorso ha accusato "un piccolo gruppo di persone" che a Washington hanno il controllo di quei beni che garantiscono il potere, e ha detto che il 20 gennaio 2017 passerà alla storia come quel giorno in cui gli americani riacquistarono il controllo del proprio paese e ha promesso che si concentrerà prima di tutto sulle necessità dell'America.
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