In precedenza le agenzie di intelligence degli Stati Uniti aveva reso pubblico un rapporto sul presunto "intervento russo" nelle elezioni presidenziali degli Stati Uniti. Il documento redatto dalla CIA, dalla NSA e dall'FBI sostiene la tesi secondo cui la Russia avrebbe cercato di ottenere l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca; tuttavia non vengono fornite le prove. Contemporaneamente le agenzie di intelligence ammettono che "l'intervento russo" non ha influenzato l'esito delle elezioni.
"Come prima escludiamo categoricamente qualsiasi tipo di coinvolgimento di Mosca e l'accusa secondo cui tutti gli attacchi degli hacker sarebbero avvenuti col coinvolgimento diretto dei funzionari dello Stato russo," — ha detto Peskov.
Secondo il portavoce del Cremlino, il documento contiene accuse prive di fondamento di livello dilettantistico. Inoltre Peskov ha sottolineato che Mosca è "molto stanca" di queste accuse.
"Siamo consapevoli che i nostri partner americani nelle diverse fasi della loro storia hanno più volte intrapreso "cacce alle streghe". Ricordiamo quei periodi della storia. Sappiamo che poi vengono sostituiti da persone più sobrie, con approcci più razionali e orientati al dialogo piuttosto che ad attacchi emozionali," — ha aggiunto Peskov.
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