"E' preoccupante che i dati d'intelligence sulle attività russe durante le elezioni negli Stati Uniti sin dall'inizio vengano percepiti come falsi e politicizzati", — il giornale riporta la dichiarazione scritta di un funzionario dei servizi segreti.
Ha inoltre sottolineato che "la tendenza ad ignorare o mettere in dubbio l'onestà dei dipendenti dei servizi segreti si contrappone ai valori della professionalità nel campo della sicurezza nazionale".
Nella giornata di ieri in un'intervista su Fox News Donald Trump ha definito "ridicola" la tesi sulla presunta ingerenza russa a suo sostegno nelle elezioni presidenziali.
Allo stesso tempo un gruppo di 4 senatori bipartisan ha rilasciato una dichiarazione congiunta in cui si chiede di esaminare le recenti conclusioni della CIA "sull'intervento russo" nelle elezioni statunitensi.
I funzionari degli Stati Uniti hanno più volte accusato Mosca di cercare di influenzare l'esito delle elezioni presidenziali. Tuttavia non è mai stata presentata alcuna prova a sostegno di questa tesi.
Commentando la posizione di Washington, il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che nei documenti emersi durante la campagna elettorale non c'è nulla nell'interesse di Mosca e l'isteria russofoba serve a distogliere l'attenzione dal contenuto dei documenti.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha definito le accuse "del tutto infondate".
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