La Sturgeon è consapevole che raggiungere un accordo sulle condizioni particolari di permanenza della Scozia nella UE nel contesto di Brexit non sarà facile, tuttavia, "è un obbligo ascoltare la posizione della Scozia, che deve essere rispettata dal governo britannico."
All'inizio di questa settimana il ministro delle Finanze e cancelliere del governo britannico Philip Hammond, durante la sua visita ad Edimburgo, aveva espresso perplessità sulla realizzazione di un accordo speciale tra Scozia e UE relativo a questioni commerciali e migratorie.
Tuttavia secondo il giornale scozzese "The Scotsman", dopo l'incontro con la Sturgeon il cancelliere Hammond ha promesso che il governo centrale avrebbe "considerato completamente" le proposte della Scozia per restare nella UE nonostante la Brexit.
Dal 5 all'8 dicembre la Corte Suprema britannica valuterà l'appello del governo contro la decisione del tribunale di Londra che ha stabilito che l'esecutivo ha bisogno del voto favorevole del Parlamento per avviare il processo della Brexit. Anche il governo scozzese intende essere coinvolto nel processo in opposizione al governo britannico.
All'inizio di novembre la Sturgeon aveva affermato che "l'uscita del Regno Unito dalla UE inevitabilmente viola i diritti degli scozzesi (la maggioranza dei quali ha votato contro la Brexit, ndr) e dei rappresentanti delle imprese locali, che al momento godono dei diritti e delle libertà assicurate dall'Europa."
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