"Accettare la proposta del ministero della Giustizia della Russia (…) e ritirarsi dallo Statuto di Roma della Corte penale internazionale", — si legge nel decreto.
Il documento entrerà in vigore a partire dalla data della firma, ovvero da oggi. Il ministero degli Esteri è stato incaricato di inviare una nota al segretario generale delle Nazioni Unite.
Ieri il procuratore capo della Corte penale internazionale, la giurista gambiana Fatou Bensouda, ha ritenuto un atto di guerra contro l'Ucraina la riunificazione della Crimea con la Russia, considerata un'occupazione di un suo territorio.
Ha dichiarato inoltre che gli investigatori della procura stanno attivamente cercando di scoprire se i gruppi armati filorussi del Donbass siano sotto il controllo dello Stato russo. Se gli investigatori riusciranno a provare questa tesi, gli eventi in questa parte del Paese saranno riconosciuti come un conflitto armato con la Russia.
Lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale è stato adottato durante una conferenza diplomatica con il patrocinio delle Nazioni Unite nel 1998. La Russia aveva ratificato il documento nel 2000.
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