Duterte ha usato parole dure contro il presidente americano dopo che aveva criticato i metodi radicali usati nelle Filippine nella lotta contro il narcotraffico.
Inoltre, secondo l'agenzia, il presidente ha consigliato all'Unione Europea, che condanna la politica repressiva di Duterte in materia di droga, "a trovarsi un posto in purgatorio, dal momento che l'inferno è già pieno."
Il presidente filippino è noto per non avere peli sulla lingua nel giudicare i leader di tutto il mondo. Alla vigilia del vertice del G20 in Cina, ha chiamato Obama "figlio di pu….." dopo che era apparsa la notizia che il presidente statunitense avrebbe parlato delle 2mila vittime a seguito della lotta contro la criminalità intrapresa da Duterte dopo l'elezione alla presidenza. In seguito ha bollato come uno "stupido" il segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon per le accuse sulle violazioni dei diritti umani. Ha inoltre espresso giudizi poco lusinghieri sull'ambasciatore degli Stati Uniti a Manila e sul Papa.
Rodrigo Duterte è stato eletto presidente alle elezioni di maggio. Persegue la politica della tolleranza zero contro i tossicodipendenti, così come contro i trafficanti. Secondo la polizia, da quando è salito al potere sono state uccise circa 2.400 persone legate al mondo della droga.
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