Il presidente statunitense, parlando al Pentagono dopo una riunione del Consiglio di Sicurezza Nazionale, ha espresso dubbi sul fatto che ci si possa fidare della Russia ed ha messo le mani avanti sulla rottura della tregua, sostenendo che se si verificherà questo scenario sarà sulla coscienza di Mosca.
Alla domanda dei giornalisti su come Mosca considera queste dichiarazioni forti e se la Russia nutre fiducia negli USA per la normalizzazione della crisi siriana, il consigliere del presidente russo Yury Ushakov ha detto:
"quando facciamo affermazioni simili, valutiamo attentamente le possibili conseguenze."
In precedenza il vicepresidente della commissione Esteri della Duma Alexander Romanovich aveva affermato che non c'è nulla di sorprendente nelle parole del presidente americano,
dal momento che nel mondo è diventata una moda criticare la Russia in tutti gli aspetti della vita, dallo sport alla politica.
A sua volta il vicepresidente della commissione Esteri della camera alta del Parlamento russo Franz Klintsevich ha legato l'attacco di Obama con la sua irritazione per l'efficacia dei raid russi in Siria e per il rafforzamento dell'autorità del presidente siriano Bashar Assad.
Klintsevich ha ricordato che l'allontanamento di Assad dal potere è uno dei principali obiettivi degli Stati Uniti.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)