Giovedì scorso il "Washington Post" ha riferito che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha offerto alla Russia di chiudere un nuovo accordo di cooperazione militare nella lotta contro il terrorismo in Siria. Da parte sua l'amministrazione americana ha promesso di coordinarsi meglio con le forze aeree russe per una lotta più efficace contro i terroristi di Al-Nusra che operano nel territorio siriano contro le forze del presidente Bashar Assad. In cambio l'amministrazione Obama vuole che la Russia convinca il governo di Assad a fermare i bombardamenti contro i ribelli sostenuti dagli Stati Uniti.
"L'offerta avanzata il 27 giugno è un tentativo di Washington per cambiare la situazione in corso in Siria ed evitare un'ulteriore escalation. La proposta prevede alcune concessioni alla Russia. La prima è quella di collaborare attivamente con i militari russi, compresi lo scambio e la comunicazione degli obiettivi. Mosca da tempo chiedeva questa misura, per porre fine all'isolamento della Russia e spingere il dialogo con Washington", — scrive "Stratfor".
Il numero uno del Pentagono Ashton Carter si oppone a queste concessioni, temendo un graduale allentamento della pressione che gli Stati Uniti e i suoi alleati esercitano sulla Russia a seguito degli eventi in Ucraina e in altre zone.
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