"Chiediamo al governo turco di avere un approccio estremamente razionale alle questioni relative alla Crimea e alle azioni del regime di Kiev nel suo complesso. Occorre rispettare la scelta del popolo della Crimea," — ha detto Ilyasov.
Secondo lui, il riconoscimento della penisola all'interno della Russia contribuirà al rafforzamento della sicurezza nella regione del Mar Nero.
Inoltre i tatari hanno invitato Ankara a non cedere alle illazioni di Kiev e degli ex politici tatari della penisola che distorcono la situazione sulla vita in Crimea.
Secondo Ilyasov, i tatari della Crimea sono pronti a diventare un "ponte di amicizia" tra Russia e Turchia.
"Noi tatari della Crimea non vediamo l'ora di promuovere l'amicizia e buoni propositi tra la Turchia e la Russia", — ha aggiunto.
I rapporti tra Mosca e Ankara sono fortemente peggiorati nel novembre dello scorso anno, dopo che in Siria un caccia turco ha abbattuto un bombardiere russo Su-24.
La svolta è arrivata dopo una conversazione telefonica i due presidenti, dopo l'invio al Cremlino di una lettera di scuse firmata da Erdogan. Nella giornata di ieri Vladimir Putin ha firmato il decreto che abolisce le sanzioni che erano state imposte in precedenza contro la Turchia.
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