"Ci si attende che la leadership turca distrugga l'opposizione parlamentare, che contrasta il partito neo-islamico di Erdogan. Le nuove misure permetteranno di perseguire i deputati d'opposizione per motivi politici. L'obiettivo principale è il Partito Democratico del Popolo, che Erdogan accusa di essere coinvolto in attività terroristiche, tuttavia sono nel mirino anche altri partiti di opposizione", — constata l'editorialista.
Secondo Tisdall, dopo aver firmato la nuova legge, Erdogan ha privato la Turchia delle residue possibilità di entrare nell'Unione Europea nel breve periodo. Inoltre, prosegue l'editorialista, forse in questo modo il capo di Stato ha seppellito la democrazia laica in Turchia ed ha aperto la strada per l'intensificazione del conflitto armato con i movimenti curdi.
Allo stesso tempo, aggiunge il giornalista, i Paesi europei con il sostegno degli Stati Uniti continuano a fare pressione su Erdogan per costringerlo ad abbandonare la sua campagna contro i curdi. Tuttavia questa legge minaccia l'idea stessa di adesione del paese alla UE in futuro.
"I Paesi europei leader come la Francia e la Germania sono fermamente contrari all'ingresso della Turchia. Hanno fatto sapere che, se necessario, potranno ricorrere al loro diritto di veto," — osserva il Guardian.
Il 7 giugno Erdogan ha firmato la legge che toglie l'immunità parlamentare.
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