"E' scontato che i tentativi di fare pressione sulla Russia tramite sanzioni unilaterali non ci costringeranno a rinunciare alle nostre linee guida", — ha affermato in un'intervista al quotidiano ungherese "Magyar Nemzet".
L'embargo alimentare, che è stata una risposta alle azioni dell'Occidente, è stata una mossa bilanciata che ha preso in considerazione i diritti e gli obblighi della Russia derivanti dai trattati internazionali, ha chiarito Lavrov.
Il capo della diplomazia russa ha ancora una volta sottolineato che Mosca non ha discusso e non intende negoziare i criteri per la cancellazione delle misure restrittive.
"Questa domanda dovrebbe essere fatta a chi ha avviato la spirale delle sanzioni," — ha dichiarato il ministro.
Allo stesso tempo Sergey Lavrov ha aggiunto che Mosca crede nella possibilità di superare le negatività nei rapporti con l'Unione Europea.
Secondo il ministro, le parti sono "molto legate da aspetti geografici, storici, economici e relazioni umane."
Le sanzioni dell'Unione Europea scadranno il prossimo 31 luglio. La questione della loro proroga sarà presa in considerazione al vertice del 28 e 29 giugno a Bruxelles.
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