"Su questo punto ci sono progressi, ma bisogna ammettere che continuano a parlare delle sue dimissioni al termine del processo diplomatico, — ha detto Gatilov. — Stanno cercando di ottenere da noi la conferma che la sua uscita avvenga al termine del processo diplomatico, così come insistono sulla necessità di un periodo di transizione".
Inoltre Gatilov ha chiarito che se precedentemente gli Stati Uniti insistevano sull'impossibilità di avviare qualsiasi negoziato con la permanenza di Assad al potere, ora questo diktat non è più un prerequisito per normalizzare la crisi in Siria.
Allo stesso tempo il diplomatico ha ribadito che la Federazione Russa ha sempre sostenuto che il destino del presidente Assad sia nelle mani degli stessi siriani.
"La questione del destino di Assad deve essere decisa dalle parti nel contesto dei negoziati, con la condizione che il processo diplomatico sia aperto a tutte le forze politiche siriane, che hanno il diritto di determinare il futuro del proprio Paese", — ha rilevato.
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