Dopo l'accordo raggiunto dal suo esecutivo con le autorità delle principali municipalità dell'ovest della Libia, Fayez al-Sarraj vede spianarsi la strada per l'insediamento completo a Tripoli. Ieri, al termine di un incontro a cui hanno preso parte un centinaio di parlamentari del Congresso di Tripoli, c'è stato l'annuncio dell'appoggio al governo unitario.
Contestualmente l'esecutivo ribelle che ha governato nella capitale libica fino ad oggi ha comunicato, per bocca del suo premier Khalifa Ghwell, che saranno cessate le "proprie funzioni esecutive, ministeriali, e presidenziali per mettere fine allo spargimento di sangue e alla divisione nel Paese". Un vero e proprio passaggio di poteri al governo al-Sarraj, che ora trova davanti a sé l'ultimo vero ostacolo, ossia conquistare l'appoggio di Tobruk.
Nella giornata di ieri dall'est della Libia, diversi manifesti pubblicati dal gruppo jihadista Ansar al Sharia, affiliato ad Al Qaeda dal 2011, rivendicavano due attacchi contro forze filo governative a Bengasi. Secondo quanto riferito da Site, organizzazione che monitora le attività online dei gruppi fondamentalisti, nei manifesti anche un riferimento al premier incaricato di guidare il governo unitario, definito provocatoriamente "il nuovo Karzai della Libia".
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