L'Unione europea potrebbe sospendere le regole sancite dal Trattato di Schengen al confine greco e ripristinare il controllo dei passaporti al confine di ciascun Paese dell'Unione. Sembra questa l'ipotesi più probabile allo studio dei ministri di Giustizia e Interni, riuniti in queste ore a Bruxelles.
A rivelarlo un documento riservato a fatto circolare via web nelle ore precedenti al vertice, in cui si parla della possibilità di sospendere le attuali norme sulla libera circolazione inizialmente solo in Grecia, ma con la possibilità di estendere il provvedimento ad altri Paesi, così come sancito dall'articolo 26 del Trattato.
"Laddove il funzionamento complessivo dell'area Schengen corra dei rischi, e finché queste eccezionali circostanze costituiranno una seria minaccia alla norma o alla sicurezza interna dell'area Schengen, il periodo di re-introduzione dei controlli alla frontiera o in alcune zone potrebbe essere estesa fino a un massimo di due anni".
Così nel documento, mentre a Bruxelles i rappresentanti degli Stati sono riuniti nelle ore in cui da Serbia, Macedonia, Slovenia e Croazia stanno transitando in Europa solo i profughi di guerra provenienti da Siria, Iraq e Afganistan.
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