Il governo guidato dal primo ministro moldavo Valeriu Strelet è stato sfiduciato dal parlamento di Chisinau. Accusato di corruzione, l'esecutivo filo Ue è caduto con il voto di 65 parlamentari. L'assemblea paralamentare di Chisinau è costituita da 101 deputati.
Oltre a comunisti e socialisti si sono espressi per la sfiducia anche i deputati del partito democratico, un movimento filo-occidentale, ma avverso all'Unione Europea.
Strelet era premier dal 30 luglio. In base alla legge in vigore in Moldova, entro tre giorni il governo dovrà lasciare l'incarico e il presidente della Repubblica dovrà incaricare un nuovo primo ministro. Successivamente, entro 15 giorni, il primo ministro eletto presenterà al parlamento le proposte per il nuovo governo. In caso di fiducia, i nuovi ministri presteranno giuramento. Ma, d'altra parte, potrebbero essere indette a breve nuove elezioni politiche nazionali, il cui risultato prevedibilmente porterebbe a una nuova maggioranza anti Ue.
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