Aria di crisi tra Colombia e Venezuela. Bogotà e Caracas — come confermato dal presidente colombiano Juan Manuel Santos e dal ministro degli Esteri venezuelano Delcy Rodriguez — hanno infatti richiamato i rispettivi ambasciatori in seguito alle tensioni scoppiate al confine tra i due paesi.
La crisi diplomatica era scoppiata una settimana fa, dopo una sparatoria al confine in cui erano rimasti feriti tre soldati e un civile venezuelani, attribuita da Caracas a "forze paramilitari colombiane"; per rappresaglia, le autorità venezuelane hanno decretato lo stato di emergenza e chiuso una parte della frontiera, provvedimento seguito dall'espulsione di oltre un migliaio di colombiani residenti in Venezuela.
"Il presidente della Repubblica ha ordinato giovedì al ministero degli Esteri di richiamare l'ambasciatore della Colombia in Venezuela per consultazioni", si legge in una nota pubblicata sul sito web di Santos.
Il capo della diplomazia di Caracas ha fatto una dichiarazione simile sul suo account Twitter.
"Seguendo le indicazioni del presidente Nicolas Maduro, abbiamo richiamato il nostro ambasciatore", ha scritto Rodriguez.
A nulla sono serviti quindi i colloqui tra Rodriguez e il suo omologo colombiano, il ministro degli Esteri Maria Angela Holguin, nel tentativo di allentare le tensioni. Santos ha inoltre incaricato Holguin di convocare una riunione dei Ministri degli Esteri dell'Unasur (Unione dei Paesi sud americani) per discutere la situazione.
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