Secondo il vice ministro degli Esteri della Russia Sergey Ryabkov, tale approccio tiene conto delle preoccupazioni sia degli USA che della Russia.
In un'intervista all'agenzia RIA Novosti il diplomatico, che guida la delegazione della Russia alle trattative, ha dichiarato:
"Esiste un determinato schema che permette di coniugare la nostra linea, non discutibile, volta a garantire il ruolo del Consiglio di sicurezza in qualità di organismo decisionale in questo campo. Non accetteremo cioè scorciatoie e schemi che aggirino il Consiglio di sicurezza, ed il fatto che ciò sia stato recepito dai colleghi, è positivo. D'altra parte però gli USA insistono, affinché tutte o parte delle sanzioni possano essere reintrodotte, qualora vengano esauriti gli altri meccanismi di regolamento nel caso dell'ipotetica inosservanza dell'accordo. Per gli americani, in questo caso, è importante avere delle garanzie che tale esito sia possibile".
"Ci piacerebbe tanto poter salvaguardare questa variante e indicarla nel testo della successiva risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'ONU, con la quale l'accordo dovrà essere approvato, ma anche per fissare degli aspetti procedurali, e cioè, come comportarci nel caso di risvolti indesiderati", — ha aggiunto Sergey Ryabkov.
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