Regalare ad un bambino in difficoltà un sorriso e un momento speciale a tu per tu con il proprio supereroe preferito. Si tratta dell’iniziativa benefica “The Italian Batman” che vede protagonista l’imprenditore trevigiano Massimo Benetta. L’idea è nata per puro caso quando Benetta, vestito da Batman con la sua Lamborghini, ha partecipato ad un convegno per bambini disabili. Potevano toccare con mano Batman e avere una fotografia con lui per ricordo, la reazione dei bimbi è stata immediata ed emozionante.
In seguito l’agenzia “Venetia Communication” mette a punto il personaggio, creando uno spot e curandone i social. Ora contattare l’unico batman italiano è ancora più facile. La missione principale dell’uomo pipistrello italiano? “Se il bambino sorride perché ha accanto Batman noi abbiamo fatto bingo, è su questo che voglio puntare”, spiega Massimo Benetta nell’intervista a Sputnik Italia.
– Massimo Benetta, ci parli del progetto "The Italian Batman", di cosa si tratta?
– Si tratta di un progetto rivolto principalmente ai bambini disabili, finalizzato a regalargli un sorriso. Ho pensato di unire la mia macchina Lamborghini al personaggio di Batman, che nonostante i suoi ottant'anni piace sempre. È un Batman diverso, non mi presento come il Batman cupo, misterioso e violento che sconfigge i cattivi, ma il Batman che regala a questi bambini uno scatto, un momento di amore e di sorriso.
– Com'è nata questa idea?
– All'inizio ho notato come le persone osservavano molto la mia macchina, poi però un giorno sono andato ad un convegno che si chiamava "The mask", dove un professore ci spiegava che noi abbiamo tante maschere, da quella del lavoratore a quella del papà. Mi sono presentato a questo convegno con il costume di Batman. Nessuno però aveva pensato di mascherarsi per l'occasione e così io ero l'unico su ottanta imprenditori vestito da Batman. Ovviamente c'è stata un po' di ilarità generale. Lì ho visto che effetto fa la maschera.

– In che modo aiuta i bambini, come ci si può rivolgere a lei?

– Siamo stati chiamati dagli ospedali per i bambini malati terminali, dalle ludoteche, alle feste di compleanno ed anche per gli anziani. Il progetto è rivolto un po' a tutti. Adesso vogliono fare una mostra d'arte con dei quadri che verranno consegnati ad un'associazione di bambini disabili, e verrà anche Sgarbi. I bambini passano del tempo con il loro eroe preferito, regalo loro anche una macchinina o un pupazzo in ricordo della nostra giornata.
– Cos'ha provato quando ha visto questi bambini che volevano passare del tempo con lei?
– Avere un bambino che ti rimane attaccato alle gambe e non vuole più andar via... Devo dire che mi hanno alimentano moltissimo emozionalmente, molto di più degli sguardi che si girano verso la mia auto. Ci sono tanti Batman che girano a carnevale, ma in questo modo unisco la macchina al fine benefico. Questa cosa sta esplodendo ed abbiamo una grande attenzione mediatica.
– Prima lei diceva che l'iniziativa è rivolta un po' a tutti, ma chi è il vero obiettivo?
– Negli ultimi due giorni più di cento donne mi hanno chiesto l'amicizia su italian Batman, quindi questa cosa fa molto presa sulle mamme. È la mamma dei bambini di una fascia che va dai 3 ai 10 anni che tira su il telefono per chiamarmi. Ci sono poi molte persone ex malati di cancro che sono passati indenni dalla malattia, oggi mi ha chiamato una donna che ha avuto un cancro al seno. Poi ci sono molti uomini e giovani, ma in generale parliamo di mamme.
– Quindi chi sta al primo posto in questo progetto?
– I bambini disabili e quelli che passano tutto il giorno in ospedale tra cortisone e chemioterapia. Un bambino normale può andare al centro commerciale e vedere lì un Batman che gira per fare della pubblicità, invece io voglio andare negli ospedali e nelle corsie, anche solo se mi vedono dalla finestra nel parcheggio con la batmobile sorridono. Voglio andare da loro e regalargli una macchinetta e loro per tre settimane hanno questo ricordo e non pensano che sono lì per curarsi. Se quindi devo scegliere tra il compleanno del figlio di un mio amico o quello di una mamma che non conosco ma con il figlio gravemente malato preferisco andare da quest'ultimo.
– Visto che parliamo di Batman, chi è secondo lei oggi un vero supereroe nella vita di tutti i giorni?
– Secondo me bisogna riuscire a fare qualcosa che gli altri non fanno. Credo che ogni cosa che decidiamo di fare dal lasciare una fidanzata allo sposarsi o fare i figli, è sempre dettato da un'emozione; le decisioni importanti le abbiamo prese grazie a delle emozioni. Quello che voglio fare io è suscitare delle emozioni, gratuitamente, ma senza parolacce magari come fanno tanti cantanti famosi. Qui si tratta di fare solidarietà con la cosa più semplice: sorridere. Se il bambino sorride perché ha accanto Batman noi abbiamo fatto bingo, è su questo che voglio puntare.
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