Il Festival, quest'anno alla sua quinta edizione, ha radunato un centinaio di partecipanti provenienti dai Teatri di diverse città russe come Mosca, San Pietroburgo, Voronezh, Kaluga, fino dalla lontana Yakutia. Sul palco in una kermesse durata un paio d'ore si sono susseguite sfilate di costumi, con musiche e danze dalle esclusive coreografie.
Quattro le sezioni del festival: il costume artistico, il costume storico, il costume scenico, danza e costume.

— Il mio obiettivo è quello di creare amicizia tra l'Italia e la Russia, nel caso di Verona, città da sempre amica con la Russia, consolidare questa grande amicizia. Tutto è cominciato cinque anni fa. In Occidente si è iniziato a parlar male della Russia, siamo arrivati alle sanzioni. Ho pensato che il modo migliore per affrontare tale situazione fosse quello di far conoscere la Russia agli italiani. Li è nata l'idea del Festival. Siamo un popolo cordiale e amichevole che ama l'Italia, un popolo che ha un grandissimo patrimonio di cultura e di tradizioni. Il ponte migliore tra due popoli è quello culturale.
— Questo festival attraverso i suoi costumi ha aperto un finestra, limitata certo, ma pur valida, sull'immensa ricchezza etnica della Russia. Parliamo di circa 160 diversi gruppi etnici, ognuno coi suoi costumi, tradizioni, abitudini.. spesso con la propria lingua. Le coreografie etniche hanno il valore di condensare in sé l'identità culturale di una collettività. Di fatto la gestualità dei danzatori come pure i costumi che indossano sono espressione diretta degli usi, delle tradizioni, anche della religione e dei miti di una comunità.
Irina Krutikova esprime la soddisfazione per il successo del Festival:— Ieri siamo stati al Carnevale di Venezia dove, anche li, abbiamo sfilato in teatro. Veramente è incredibile l'accoglienza che, ovunque, ci viene, accordata. Vicino a me sentivo solo: Russia! Russia! Un entusiasmo straordinario, un trionfo! Hanno cominciato ad applaudirci ancora prima d'iniziare il nostro spettacolo. In queste manifestazioni, secondo me, c'è anche un fattore politico molto importante: "l'amicizia tra i popoli", conoscerci gli uni con gli altri. È da questo punto che nascono le buone relazioni tra i paesi.
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