Solo l'intervento d'inserimento di una protesi cocleare gli avrebbe assicurato una vita normale scongiurandogli un futuro da sordomuto.
Grazie alla sensibilità e alla generosità anche di molti lettori di Sputnik Italia che immediatamente hanno risposto all'appello, entro il mese di gennaio la somma prevista per l'intervento, piuttosto rilevante, di 21 mila euro, era già stata raggiunta.
A fine aprile Matvej è stato operato nella Centro Clinico di audiologia e di protesi acustiche di Mosca per l'inserimento delle protesi cocleari. La protesi cocleare è un dispositivo elettronico molto sofisticato in grado di sostituire il funzionamento dell'orecchio interno, la coclea. Le protesi trasformano gli impulsi sonori in impulsi bioelettrici e li trasmettono al nervo acustico e da questo al cervello.

Un mese dopo Matvej con sua mamma Karina sono ritornati a Mosca per la prima fase post-operatoria successiva all'inserimento delle protesi: l'attivazione dell'impianto cocleare, che ha avuto successo. I medici hanno confermato il dato più importante: l'ottima reazione ai suoni!
L'ultima fase, la riabilitazione logopedica, inizierà nella prossime settimane, sarà la fase in cui Matvej inizierà a parlare.

Sputnik Italia ha raggiunto la mamma di Matvej per congratularsi del buon esito dell'intervento, dalle sue parole traspare la grande felicità di una mamma davanti alla guarigione del figlio:
"L'operazione è andata bene e il giorno seguente Matvej stava già correndo lungo i corridoi dell'ospedale. Alla prima prova di funzionamento del processore vocale nell'orecchio, Matvej ha reagito immediatamente ai segnali acustici guardando l'audiologo con un'espressione buffa del visino, stupefatto da cosa stesse succedendo.
Sono passati due mesi da quando Matvej sente "la vita": a casa per strada… Ora sente tutti i suoni che ci circondano, mostra a tutti le sue orecchie e il suo udito come un miracolo. Sente la musica e sta già cercando di ballare, sente lo squillo del telefono cellulare. Appena sente suonare il campanello di casa, immediatamente si precipita ad aprire. Con meraviglia sente i tuoni del temporale, il cane che abbaia, i motori delle macchine.. Riconosce la voce del papà, della mamma, delle persone che ha intorno. L'impianto cocleare è stato un miracolo, che ora gli consente di ascoltare e non di vivere in un modo senza suoni. Ma soprattutto il grande miracolo sono le persone come Ennio Bordato, sempre pronte a prendersi a cuore i problemi, ad aiutare e a non mollare mai. Gli sono molto, molto grata per aver soccorso mio figlio e per tutti i bambini, che so, continua ad aiutare".
Anche dalle parole di Ennio Bordato traspare la stessa soddisfazione:

"Un piccolo miracolo. Matvej sente già la voce della sua mamma e presto potrà parlare con lei ed iniziare finalmente una vita normale. E nelle circostanze di guerra in cui vive la popolazione del Donbass questo risultato è ancora più significativo".
— Ennio avete altre iniziative umanitarie in programma nel Donbass?
"Dal 2014 "Aiutateci a Salvare i Bambini" ha aiutato centinaia di bambini del Donbass feriti, mutilati e con problemi di salute. Ha aiutato strutture ospedaliere e di accoglienza, ma alcuni casi sono stati particolarmente rilevanti per la nostra attività: Vanja Voronov, che a causa di un bombardamento ucraino ha perso entrambe le gambe, un braccio e la vista, Anna Tuv che sempre sotto le bombe ucraine ha perso il marito, la figlioletta oltre a un braccio dilaniato dall'esplosione e ora Matvej. Questi casi rappresentano la sofferenza estrema della popolazione "martire" del Donbass. E noi siamo orgogliosi di averli potuti aiutare concretamente.
La nostra Associazione ogni giorno riceve richieste di aiuto, anche di lieve entità, ma alcune sono veramente importanti: due nuovi casi di bambini sordi aspettano il nostro sostegno, speriamo di riuscire ad aiutarli. Accanto ai casi individuali ci sono anche quelli comunitari. Ad esempio, due villaggi sono stati "adottati" da noi ed un importante progetto sta per partire: la fornitura di tutto il materiale sanitario per il Reparto di Chirurgia Pediatrica della clinica di Donetsk che aiuta e cura non solo i propri bambini e quelli di Lugansk ma anche i bambini che vivono nella parte ucraina e che si rivolgono alla struttura per essere assistiti.Con la solidarietà degli italiani continueremo e riusciremo a salvarne ancora molti. Grazie a Sputnik Italia e grazie alle tante persone che sostengono la nostra Associazione".
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