Il perché lo spiega quel documento sulla "Strategia di Sicurezza Nazionale" varato nel dicembre 2017 dallo stesso Mattis che prevede stanziamenti da 1200 miliardi di dollari per nuovi arsenali nucleari e lo sviluppo armi atomiche tattiche. Le spese per quegli armamenti hanno come inevitabile presupposto l'esistenza di un nemico contro cui usarle. Un presupposto che spiega perché il cosiddetto "apparato militare industriale", ovvero il complesso di aziende legate al Pentagono destinate a introitare i 1200 miliardi, abbia tutto l'interesse a descrivere la Russia come un pericolosissimo avversario.
Tanto che dal mondo dello spionaggio è scaturita la proposta di costringere i traduttori, unici testimoni dei colloqui, a deporre davanti al Congresso. E ad aumentare il solco tra il presidente e gli spioni incaricati d'aggiornarlo sui progetti "nemici" s'aggiunge la scarsa attenzione prestata da Trump ai loro rapporti. "Il presidente non trae alcun beneficio dall'esperienza di professionisti che hanno dedicato tutta la loro carriera a studiare i metodi del controspionaggio russo, i suoi sistemi e lo stesso Putin " — ha rivelato al New York Times Mary McCord, un ex-funzionaria della divisione Sicurezza del Dipartimento alla Giustizia. A rendere il tutto più difficile s'aggiungono le voci sull'intenzione del Presidente di tagliare i "nulla osta" di sicurezza mantenuti da ex-funzionari dell'intelligence, o dell'amministrazione, sospettati di passare ai media informazioni anti-Trump. Tra gli obbiettivi vi sarebbero l'ex capo della Cia John O. Brennan, l'ex consigliere per la sicurezza nazionale Susan E. Rice, e l'ex direttore della Sicurezza nazionale James R. Clapper. Ma non solo.
Secondo un recente rapporto della National Intelligence gli ex funzionari senza più cariche attive con accesso a informazioni riservate sono oltre quattro milioni e 100mila. E almeno un milione e 300mila di loro vantano "nulla-osta" per l'accesso a documenti "top secret". Un vero esercito di "ex" — legati a mondi politici estranei all'attuale Amministrazione — considerati da Trump la fanteria di quel "deep state" accusato di fargli una guerra costante e quotidiana.
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