Il leader del partito Fratelli d'Italia vede la necessità di rafforzare i rapporti con Mosca sia da un punto di vista economico sia nell'ambito della sicurezza. Giorgia Meloni nel corso degli ultimi anni ha a più riprese ribadito che, in difesa degli interessi nazionali, le sanzioni antirusse devono essere eliminate. Ammontano ad oltre 5 miliardi di euro i danni subiti dalle imprese italiane in seguito alle misure restrittive imposte dagli Stati Uniti e dall'Unione Europea.
Non solo rapporti commerciali, ma anche un'intesa fondamentale per lottare contro il terrorismo islamico, Meloni sottolinea così l'importanza delle relazioni con la Russia. In vista del prossimo appuntamento elettorale, Sputnik Italia ha raggiunto per un'intervista il leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

— Onorevole Meloni, quale importanza hanno i rapporti italo-russi secondo Fratelli d'Italia?
— Dalla caduta del Muro di Berlino e dalla fine della Guerra Fredda, i rapporti tra Italia e Russia si sono ridefiniti all'interno di fondamentali partnership economiche e culturali. Per ragioni storiche la nostra collocazione occidentale non ha mai precluso l'antico legame di amicizia con Mosca; anzi, l'Italia ha sempre svolto un ruolo di mediazione importante nelle relazioni tra Europa e Russia. Oggi la Russia rappresenta un baluardo nella lotta al terrorismo islamista, che è una delle minacce principali per il mondo. In questi anni i governi di sinistra hanno assecondato eccessivamente i sentimenti anti-russi che esistono in alcune diplomazie europee e che ossessionavano l'amministrazione Obama ma questo non è in linea con i nostri interessi nazionali. L'impegno di Fratelli d'Italia al Governo sarà quello di ridefinire la politica estera italiana, avendo tra le priorità la ricostruzione di un forte legame con la Russia in termini di partnership economiche e nell'ambito della sicurezza.
— Qual è l'entità dei danni provocati all'Italia dalle sanzioni alla Russia a livello economico e politico?
— Secondo le stime dei più importanti istituti economici italiani, le sanzioni economiche alla Russia sono costate alle nostre aziende oltre 5 miliardi di euro di mancate esportazioni, con una perdita di quote di mercato che ha fatto scendere l'Italia dal quarto al sesto posto. Un prezzo troppo alto per il tessuto imprenditoriale italiano che si fonda proprio nell'eccellenza del nostro marchio. Fratelli d'Italia vuole essere il movimento del Made in Italy e la difesa feroce dei nostri prodotti di qualità sarà una delle nostre priorità al Governo. Noi riteniamo che non solo le sanzioni alla Russia siano sbagliate ma che, più in generale, le politiche sanzionatorie non servano a nulla e colpiscono non solo la Nazione che le riceve ma anche la Nazione che le emette.
— Lei ha più volte ribadito la volontà di togliere le sanzioni alla Russia. Un governo a guida Fratelli d'Italia come intende procedere concretamente con un'Unione Europea schierata su posizioni avverse?
— Lo scenario è molto più dinamico di come lo immaginiamo. In Europa aumenta sempre più la consapevolezza dell'errore delle sanzioni imposte dall'amministrazione Obama e continuate da Trump più per accontentare i suoi nemici interni che non per vera convinzione. Al governo Fratelli d'Italia difenderà gli interessi nazionali italiani. Tra questi c'è sicuramente la difesa della nostra economia e del nostro tessuto produttivo. Per questo l'eliminazione delle sanzioni sarà uno dei nostri principali atti, anche a costo di imporre una frattura in seno all'Unione Europea.
— Lei crede che la Russia e i media russi possano davvero influenzare le elezioni italiane?
— L'Unione Europea, gli Stati Uniti e soprattutto la NATO dipingono la Russia come un nemico. Non crede che sia un errore vista la necessità di fare fronte comune contro il terrorismo?
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