Al fine di migliorare il funzionamento del sito, e di presentare le notizie più rilevanti e la pubblicità selettiva, raccogliamo informazioni di natura tecnica e non personale su di lei, anche mediante l'utilizzo di strumenti forniti da nostri partner. Può consultare il relativo procedimento nell' Informativa sull'utilizzo dei dati personali. La descrizione dettagliata delle tecnologie da noi utilizzate è a sua disposizione nell’informativa sull' utilizzo dei file cookies e Login Automatico.
Cliccando sul pulsante "Accettare e chiudere", lei dà il pieno consenso all'utilizzo dei propri dai personali agli scopi sopraindicati.
Il 18 dicembre al comune di Verona è stata presentata una delibera in cui si chiede la revoca della cittadinanza onoraria, donata dal ex-sindaco della città Flavio Tosi, al presidente ucraino Petr Poroshenko, in merito al rientro delle tele trafugate nel museo di Castelvecchio nel novembre del 2015 e rientrate a Verona nel dicembre del 2016.
La mozione presentata dal capogruppo Lega Nord al comune di Verona Vito Comencini ha ottenuto il favore quasi unanime di tutte le forze politiche presenti, tranne due consiglieri legati alla precedente amministrazione comunale. Con tale maggioranza la mozione ha tutti i presupposti per essere approvata, a breve, appena arriverà in aula di consiglio.
Vito Comencini, capogruppo Lega Nord nel comune di Verona, a Donetsk.
Vito Comencini, il promotore dell'iniziativa ha illustrato a Sputnik Italia le ragioni della delibera: "Come promesso abbiamo preso in mano la questione della cittadinanza onoraria a Poroshenko a lui concessa dalla precedente amministrazione del sindaco Flavio Tosi addirittura ancor prima della restituzione dei quadri del Museo di Castelvecchio. Nonostante si tratti di una cittadinanza onoraria è comunque significativa. Riteniamo, quindi, non sia giusto sia stata attribuita a un personaggio per lo meno "ambiguo", che imbarazza la città, riguardo agli eventi dell'Ucraina orientale nella regione del Donbass.
Abbiamo mantenuto questo dovere presentando una delibera che a breve approderà al prossimo consiglio comunale. La delibera mira a revocare il riconoscimento attribuito a Petr Poroshenko basandosi sul fatto che non si capisce su cosa si fonderebbero i suoi meriti nel aver recuperato i quadri, visto che sono stati ritrovati dalle forze di polizia, considerando inoltre i problemi che ci sono stati nel riaverli a Verona. Non sono tornati subito, addirittura li ha utilizzati in maniera impropria per una mostra a Kiev, alla quale è seguita una denuncia da parte di un avvocato di Verona per appropriamento indebito. Oltre a ciò il nesso è soprattutto in relazione ai fatti gravissimi legati alla guerra nel Donbass, che c'è ancora e che ha causato tanti morti tra la popolazione civile. È indegno che venga data la cittadinanza onoraria al capo di uno stato, Petr Poroshenko, eletto con una consultazione che ha escluso una parte importante della popolazione russofona dell'Ucraina orientale. Riteniamo che questi siano tutti elementi validi per la revoca dell'onorificenza. Da qua in poi stabiliamo che la cittadinanza onoraria della nostra città, che è una città bellissima, importantissima e con una storia gloriosa, venga assegnata con maggior cautela e non sulla base dall'emozione, come nel caso di Poroshenko per il recupero di quadri che, tra l'altro, erano nostri e che quindi ci spettavano".
Io in prima persona ho visto la distruzione e la tragedia e tutto quello che ha comportato questa terribile guerra. A maggior ragione, poiché non mi sono basato su voci riportate, ma su fatti che ho visto coi miei occhi e testimonianze che ho sentito con le mie orecchie, non solo durante le due visite che ho effettuato a Donetsk, ma anche con la testimonianza dell'amica Anna Tuv, cittadina del Donbass, che abbiamo avuto il piacere di avere qui a Verona qualche mese fa. Ci ha raccontato e mostrato la tragedia della guerra subita sia dalla sua famiglia per la perdita del marito e della figlia, che da lei stessa per la perdita di un braccio, in seguito alle bombe ucraine. Una delle motivazioni per le quali portiamo avanti la revoca della cittadinanza è proprio il fatto che Petr Poroshenko è ritenuto responsabile di questa tragedia in quanto, come prevede la costituzione ucraina, il presidente è anche a capo delle forze armate, pertanto ha una chiara responsabilità. Ci sono anche delle dichiarazioni pesanti che lui a fatto nei confronti della popolazione del Donbass. Ricordo dove riferiva che i bambini del Donbass avrebbero dovuto vivere nascosti negli scantinati.. Queste sono parole assolutamente vergognose. Una persona così non merita la cittadinanza di Verona, sono parole che si commentano da sole, sono semplicemente inaccettabili. Come amministratore della città di Verona sento il dovere di chiedere e ottenere questa revoca".
Un impulso significativo all'iniziativa è stato dato anche dall'Associazione Veneto-Russia. Ecco le parole del vice-presidente dell'associazione Palmarino Zoccatelli:
"L'associazione Veneto-Russia da alcuni anni si interessa delle vicende del Donbass. Siamo anche stati là più volte a seguire queste vicende legate alla guerra in corso. Quando fu conferita questa cittadinanza onoraria a Petr Poroshenko, noi abbiamo subito preso pubblicamente posizione "contro", in quanto lo riteniamo un personaggio indegno di questo onore. Nel momento in cui è cambiata l'amministrazione comunale a Verona, dopo il mandato di Tosi, ci siamo attivati immediatamente tramite il consigliere comunale Comencini e altri amici, per promuovere la revoca di questa onorificenza. Finalmente questo si è concretizzato con la delibera già approvata da tutti i capigruppo e che andrà presto in consiglio comunale".
L'opinione dell'autore può non coincidere con la posizione della redazione.
I punti di vista e le opinioni espressi nell'articolo non necessariamente coincidono con quelli di Sputnik.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Il tuo profilo è stato eliminato. Puoi ripristinare il tuo profilo entro 30 giorni, aprendo il link indicato nella mail che è stata inviata all'indirizzo indicato all'atto della registrazione.
La registrazione e l'autorizzazione degli utenti dei siti Sputnik tramite la creazione di propri account o mediante gli account dei social network presuppone l'accettazione delle seguenti regole:
Gli utenti sono tenuti a comportarsi nel rispetto delle normative nazionali e internazionali vigenti, rispettando gli altri partecipanti alla discussione, i lettori e le persone menzionate nei loro post.
L'amministrazione del sito ha diritto a cancellare i commenti scritti in una lingua che non sia quella della maggior parte dei contenuti del sito stesso.
In tutte le versioni dei siti sputniknews.com i commenti scritti possono essere modificati.
Un commento di un utente può essere cancellato nei seguenti casi:
Non corrisponde al tema del post.
Incita all'odio ed alla discriminazione razziale, etnica, religiosa, sessuale o sociale e viola I diritti delle minoranze.
Viola i diritti dei minori, arrecando a questi ultimi danni di varia natura, compresi danni morali.
Contiene idee di natura estremista o incita al compimento di attività illegali.
Contiene insulti, minacce ad altri utenti, organizzazioni o individui, denigra la dignità o mina la reputazione commerciale.
Contiene insulti o messaggi oltraggiosi nei confronti di Sputnik .
Viola la privacy, rivela dati personali o dati di terzi senza il loro consenso o viola la segretezza di una corrispondenza.
Descrive o fa riferimento a scene di violenza e crudeltà nei confronti di animali.
Contiene informazioni su metodi di suicidio o incita a commettere il suicidio.
Persegue obiettivi commerciali, contiene pubblicità occulta, propaganda politica fuorilegge o link a risorse online recanti tali informazioni.
Promuove prodotti o servizi di terze parti senza autorizzazione.
Contiene espressioni offensive o volgari e/o elementi lessicali che possono essere definiti come tali.
Contiene spam, pubblicizza spam, forme di phishing, truffe commerciali e mailing list illegali.
Promuove l'uso di stupefacenti e sostanze psicotrope, fornisce informazioni sulla loro produzione e utilizzo.
Contiene links a virus e malware.
E' parte di azioni volte a produrre un grande volume di commenti recanti contenuto simile o identico, "flash mob".
Riempie la discussione di messaggi fuori tema o irrilevanti.
Viola l'etichetta o asseconda comportamenti aggressivi, provocatori o volti ad umiliare gli altri interlocutori "trolling".
Non segue le norme linguistiche, ad esempio è scritto interamente in maiuscolo oppure non è suddiviso in frasi di senso compiuto.
L'amministrazione del sito ha il diritto di bloccare l'accesso alla pagina ad un utente, oppure bloccare l'account di quest'ultimo qualora i suoi commenti violino le suddette norme, oppure rechino un contenuto giudicato assimilabile ad una violazione delle stesse.
L'utente può inoltrare richiesta di ripristino o sblocco del proprio account scrivendo a moderator.it@sputniknews.com.
Il messaggio deve contenere i seguenti parametri:
Oggetto del messaggio: Ripristino dell'account/sblocco dell'accesso
Nome Utente
Spiegazione delle azioni che hanno violato le suddette regole ed hanno portato al blocco dell'account.
Qualora i moderatori ritengano sia possibile ripristinare l'account o sbloccare l'accesso, questo verrà eseguito.
In caso di ripetute violazioni delle suddette regole l'account dell'utente verrà bloccato per la seconda volta, senza possibilità di venire ripristinato.
Cliccando sul bottone "Pubblica", conferisce il proprio pieno consenso all'utilizzo dei dati del proprio account Facebook perchè le venga data la possibilità di commentare le notizie sul nostro sito mediante l'utilizzo di questo account. Può consultare nel dettaglio le modalità di utilizzo dei dati nella sezione Informativa sull’utilizzo dei dati personali.
Può ritirare il proprio consenso cancellando tutti i commenti che ha scritto.
Tutti i commenti
Mostra nuovi commenti (0)
In risposta (Mostra commentoNascondi commento)