"Nella Repubblica Araba Siriana, sono stati effettuati test su siti terroristici con i droni d'attacco Inohodets che utilizzano lo Strelets-M KRUS [complesso modernizzato di ricognizione, controllo e comunicazione]. Come nel caso degli aeromobili con piloti, un aumento significativo dell'efficienza e della precisione degli attacchi aerei è stato dimostrato grazie all'uso di Strelets", ha detto la fonte.
La fonte non ha specificato la data esatta dei test, ma ha detto che se i test futuri avranno successo e se i droni russi saranno migliorati, è possibile che Strelets-M o altre versioni del complesso consentano alle forze di terra di fornire direttamente la designazione del bersaglio per gli UAV d'attacco.
Secondo il Ministro della Difesa russo Sergey Shoygu, il complesso di ricognizione, controllo e comunicazione KRUS di Strelets consente di colpire obiettivi quasi in tempo reale, solo 8-12 minuti dopo il loro rilevamento.
Alla fine di dicembre, Sputnik ha riferito che il drone d'attacco e ricognizione Orion era diventato il primo UAV russo a sparare piccoli missili guidati. Una fonte nel settore dell'industria della Difesa russa ha espresso la convinzione che l'introduzione di massa del drone Orion alle forze armate russe avrebbe "ripristinato la parità con [un] potenziale nemico in questa classe di attrezzature".
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