Secondo quanto scritto nell'articolo di Business Insider, le informazioni sono state pubblicate su un forum di hacker. Pertanto i dati sono disponibili gratuitamente a "chiunque abbia competenze elementari con i database".
Sul web sono finiti i dati di oltre 32 milioni di utenti statunitensi, oltre 11 milioni di britannici e quasi dieci milioni di utenti russi. Nei dati accessibili si trovano informazioni come nomi, luogo di residenza, date di nascita ed altre.
La direttrice delle comunicazioni di Facebook Liz Shepherd, ha affermato che i dati sono stati rubati due anni fa, aggiungendo che la società "ha scoperto e risolto questo problema all'epoca".
This is old data that was previously reported on in 2019. We found and fixed this issue in August 2019. https://t.co/mPCttLkjzE
— Liz Bourgeois (@Liz_Shepherd) April 3, 2021
Alon Gal, direttore tecnico della società di sicurezza informatica Hudson Rock, ha dichiarato a Business Insider che è molto probabile che malintenzionati sfruttino questa perdita di dati.
"Un database di queste dimensioni, contenente informazioni personali, come i numeri di telefono di molti utenti di Facebook, rischia di portare a una situazione in cui i pirati informatici utilizzino queste informazioni per attacchi di ingegneria sociale o per tentativi di hacking", ha affermato.
All 533,000,000 Facebook records were just leaked for free.
— Alon Gal (Under the Breach) (@UnderTheBreach) April 3, 2021
This means that if you have a Facebook account, it is extremely likely the phone number used for the account was leaked.
I have yet to see Facebook acknowledging this absolute negligence of your data. https://t.co/ysGCPZm5U3 pic.twitter.com/nM0Fu4GDY8
A gennaio Gal aveva twittato che uno sconosciuto stava vendendo i numeri di telefono di 533 milioni di utenti di Facebook tramite un bot su Telegram. Ora, secondo il dipendente della Hudson, questi dati sono disponibili gratuitamente affinché chiunque possa abusarne.
"Le persone che si iscrivono a una società rispettabile come Facebook si fidano di loro con i propri dati e Facebook dovrebbe trattare i dati con il massimo rispetto", ha aggiunto Gal. "La divulgazione di informazioni personali da parte degli utenti rappresenta un'enorme violazione della fiducia e dovrebbe essere gestita di conseguenza".
La fiducia degli utenti in Facebook e nel suo impero di siti e app di social è già bassa. A gennaio milioni di persone hanno abbandonato l'app per telefoni cellulari WhatsApp per passare a Telegram a seguito di nuovi termini e condizioni in base ai quali gli utenti dovevano accettare che i loro dati venissero condivisi con Facebook per agevolare la società a vendere pubblicità mirata.
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