La luce ultravioletta (UV) è un tipo di radiazione elettromagnetica che ha più energia delle onde radio o della luce visibile. È stato dimostrato che uccide batteri e virus, compreso il rivestimento proteico esterno del SARS-CoV-2, il virus che causa la malattia COVID-19.
Secondo un rapporto della Reuters, l’UVeya, la società che sviluppa l’omonimo robot, e la società di servizi aeroportuali Dnata con sede a Dubai, stanno già conducendo i primi test di funzionalità sui jet Embraer della Helvetic Airways.
Un robot può disinfettare un aereo a corridoio singolo in circa 13 minuti, secondo i risultati promettenti dei test ma il dispositivo non è stato ancora certificato.
I produttori di aeromobili hanno però espresso alcune obiezioni sull’effetto che la luce potrebbe avere sui rivestimenti interni, che potrebbero sbiadire dopo le prolungate esposizioni.
Together with dnata and uveya, a Swiss-based technology company, Helvetic Airways tested an innovative process in order to disinfect the interior of its Embraer aircraft. More:https://t.co/bSuUopIeTv#innovation #embraer #COVID19 #dnata #technology #news pic.twitter.com/5kPowlMtAq
— Helvetic Airways (@helvetic_en) December 16, 2020
"Questa è una tecnologia collaudata, è utilizzata da oltre 50 anni in ospedali e laboratori, è molto efficiente", ha detto mercoledì alla Reuters il co-fondatore di UVeya, Jodoc Elmiger.
"Non lascia alcuna traccia o residuo", ha aggiunto, sottolineando anche che stima che i robot verranno venduti per circa 16mila dollari l’uno (13.600 euro circa).
"Se i passeggeri sanno che i nostri aerei sono sicuri, privi di virus o batteri, questo potrebbe aiutare a tornare a volare come prima”, ha detto Mehdi Guenin, un portavoce della compagnia aerea elvetica.
Le proprietà sanificatrici dei raggi UV-C sono da tempo note e ampiamente utilizzate, tuttavia l’esposizione diretta è pericolosa per la maggior parte degli esseri viventi.
La radiazione ultravioletta germicida è un metodo di sterilizzazione che usa la luce ultravioletta (UV) con lunghezze d'onda comprese nella banda UV-C (tra 100 e 280 nanometri), che modifica il DNA o l'RNA dei microorganismi e quindi impedisce loro di riprodursi o di essere dannosi.
È utilizzata soprattutto nella disinfezione di cibo, acqua e aria.
Questa lunghezza d’onda UV è fortunatamente rara sulla Terra poiché l’atmosfera in gran parte la blocca. L’esposizione diretta a tali raggi può causare scottature, cancro della pelle, disturbi della vista.
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