La missione archeologica è composta dal Museo Egizio di Barcellona (Spagna), l'Università di Tubinga (Germania) e dal Consiglio Supremo delle Antichità d'Egitto, e ha impiegato 15 anni per trovare i resti del sito di el-Kom el-Ahmar Sawaris a Sharuna, situato nel governatorato di Minya, 250km a sud del Cairo in Egitto.
Durante due campagne di scavi, sono stati recuperati circa 60 grandi blocchi di pietra di grandi dimensioni e pesanti circa 500 chili. In essi si possono ammirare bellissimi fregi decorativi e importanti testi geroglifici.
I blocchi sono "perfettamente scolpiti con divinità e geroglifici esplicativi sulla storia del tempio e degli dei a cui è consacrato", spiega il presidente del Museo Egizio di Barcellona, Jordi Clos. I blocchi erano parte del tempio e sono ottimamente conservati, in quanto sono stati utilizzati per la costruzione delle fondamenta e pavimentazione di una successiva chiesa copta.
I geroglifici rivelano che il tempio fu dedicato a Tolomeo I, conosciuto anche come Tolomeo Làgide, un generale di Alessandro Magno che divenne Re d'Egitto e faraone capostipite di una dinastia che terminò con Cleopatra. Forniscono anche preziose informazioni sulla fondazione dell'edificio, sul suo nome e sugli dei a cui è stato dedicato.
Nel corso degli scavi, gli archeologi hanno trovato tombe, stampi, reliquie, ceramiche e una grande grotta con più di cinquecento mummie. Quest'ultima "apre nuove aspettative al futuro", ritiene il capo responsabile dello scavo, come riferito dall'agenzia EFE.
Per recuperare i resti, gli archeologi hanno utilizzato un sistema di drenaggio. Per la documentazione di ogni blocco, hanno messo in pratica tecniche moderne che, a partire dalla fotografia, permettono di costruire precisi modelli tridimensionali. Gli specialisti hanno integrato gli elementi architettonici trovati con frammenti del tempio scoperti decenni fa.
La Fondazione Archeologica Clos intende organizzare una mostra temporanea al Museo Egizio di Barcellona per esporre repliche di molti dei blocchi più significativi, realizzate con sofisticate tecniche di immagini e stampe 3D.
Il Museo Egizio sta pianificando un'ipotetica ricostruzione del tempio, costruito 2.000 anni fa nella città di Hut-nesut, nome antico dell'attuale Sharuna.
El Museu Egipci encuentra los restos de un templo del faraón Ptolomeo I https://t.co/fempRgHzzc
— Blanca Molto (@BMOLOTOV) March 26, 2021
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