Una forte tempesta accompagnata da un mini-tornado sta flagellando le zone periferiche della città di Sydney in Australia. La principale diga della capitale australiana si è riversata nella giornata di sabato 19 marzo sui sobborghi inondando le case fino ai tetti.
L’allerta meteo è incorso in tutto il Nuovo Galles del Sud e sono in corso evacuazioni della popolazione. A risentirne pesantemente anche la campagna vaccinale contro il coronavirus.
La diga di Warragamba non ha retto e intorno alle ore 15.00 di sabato ha rilasciato acqua inondando la parte occidentale di Sydney, tra cui Penrith, North Richmond, Wallacia e Sackville. Tutte aree dove nel tempo si è verificato un aumento dello sviluppo urbano.
Un disastro ambientale che si aggiunge agli incendi boschivi che nell’anno della siccità del 2019 aveva colpito alcune di queste zone con i devastanti incendi (“Black Summer”) che sono rimasti impressi nella memoria di tutti.
I soccorsi locali hanno già effettuato 500 salvataggi e risposto a 4.000 richieste di assistenza, ma alcune persone si ostinano a guidare nelle acque pericolose dell’alluvione costringendo i soccorritori ad intervenire per salvare loro la vita, mettendo la loro a repentaglio.
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