Almeno 8 persone sono state uccise e oltre 170 ferite a causa di un incendio esploso in una centro per migranti e rifugiati. Lo ha reso noto l'ufficio regionale dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM) per il Medio Oriente e l'Africa settentrionale.
Il rogo è esploso questa domenica in una campo gestito dagli Houti nella capitale Sanaa. Il bilancio delle vittime potrebbe crescere.
"Siamo profondamente rattristati per la morte dei rifugiati e delle guardie nella struttura per migranti a Sanaa a seguito di un incendio. Otto persone sono morte, tuttavia, il conteggio finale dovrebbe essere molto più alto. Condoglianze alle famiglie delle vittime e tutti i feriti ", ha scritto questa domenica in una nota pubblica l'ufficio regionale dell'OIM.
L'organizzazione ha aggiunto che sta fornendo assistenza medica a oltre 170 feriti, 90 dei quali sarebbero in condizioni critiche.
La situazione in Yemen
Il paese mediorientale è sprofondato in una gravissima crisi umanitaria a causa della guerra tra la coalizione guidata dall'Arabia Saudita a sostegno del governo di Abdrabuh Mansour Hadi, e le forze ribelli degli Houthi ormai da diversi anni. La coalizione di Stati arabi a guida saudita è entrata nel conflitto nel 2015, dopo alcune vittorie dei ribelli nei primi giorni degli scontri.
Da allora, la coalizione ha condotto operazioni aeree, terrestri e marittime contro i ribelli, che controllano la capitale ufficiale di Sanaa e vaste aree nello Yemen settentrionale e occidentale.
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