Un dirigente della Lega nazionale per la democrazia, il partito della leader Aung San Suu Kyi, è morto mentre si trovata sotto custodia della polizia. L'uomo è stato arrestato sabato durante un raid delle forze dell'ordine a Yangon la maggiore città del Myanmar e centro delle proteste contro il regime militare. Gli attivisti pro-democrazia sospettano che il dirigente sia stato torturato e intensificano le mobilitazioni di piazza in tutto il Paese.
I membri del partito NLD di Yangon, di cui Khin Maung Latt, 58 anni, era presidente locale, hanno riferito a Reuters che le foto scattate nell'ospedale militare in cui è morto mostravano una ferita sulla parte posteriore della testa e lividi sulla schiena.
I medici ritengono che il decesso sia dovuto alle condizioni cardiache del 58enne, ma per gli attivisti le foto delle ferite sul corpo di Maung Latt sono la conferma delle torture esercitate dalla polizia sui detenuti politici oppositori dei militari.
"Sembra che sia stato arrestato di notte e torturato gravemente", ha detto un parlamentare dell'NLD a Reuters."Questo è totalmente inaccettabile."
In base ad alcune testimonianze Maung Latt sarebbe stato arrestato verso le 21 di sabato sera e sarebbe deceduto poco dopo.
La polizia ha rifiutato di rilasciare alcun commento.
Caos nel Paese
Le proteste di piazza dei militanti pro-democrazia proseguono da oltre un mese nonostante la repressione della polizia e gli arresti degli attivisti. La morte di Khin Maung Latt rischia di innescare un'escalation nella spirale di caos e violenza esplosa nel Paese dopo il golpe militare del primo febbraio, con cui è stato deposto il governo di Aung San Suu Kyi, storica leader birmana da allora detenuta ai domiciliari.
La polizia ha sparato granate assordanti e gas lacrimogeni per disperdere un sit-in di protesta di decine di migliaia di persone a Mandalay, ha riferito il gruppo mediatico Myanmar Now. Almeno 70 persone sono state arrestate. In precedenza, le truppe hanno occupato un'università in città dopo aver sparato proiettili di gomma alle persone lì radunate. Due manifestanti sarebbero rimasti feriti.
Lacrimogeni contro i manifestanti sono stati utilizzati anche a Yangon e Lashio.

La situazione in Myanmar
Il Myanmar è teatro di proteste di massa contro il colpo di stato militare dall'arresto del consigliere di Stato Aung San Suu Kyi, del presidente Win Myint e di altri alti funzionari avvenuti ad inizio di questo mese.
I militari hanno accusato il capo del governo deposto Aung San Suu Kyi e la sua Lega Nazionale per la Democrazia di frode elettorale e hanno promesso di tenere elezioni eque il prossimo anno.
All'inizio di questa settimana, inoltre, la leader birmana si è vista addebitare un altro capo di accusa direttamente preso dal codice penale dell'era coloniale del paese, il quale vieta la pubblicazione di informazioni che possono "causare paura o allarme".
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