Questa mattina papa Francesco è decollato dall’aeroporto di Fiumicino alle ore 7.45 per raggiungere l’Iraq a bordo di un Airbus A330 dell’Alitalia, un volo che conduce per la 180° volta un Papa in giro per il mondo.
L’arrivo in Iraq, la prima volta per un pontefice, è previsto per le 12 ore italiane e le ore 14.00 locali.
Papa Francesco questa mattina, intorno alle 7.00, ha trovato il tempo anche per incontrare una piccola comunità di iracheni che da anni vive in Italia, grazie all’accoglienza della Comunità di Sant’Egidio e della Cooperativa Auxilium, scrive la Sala Stampa vaticana.
Francesco, come di consuetudine, ha anche scritto un breve messaggio al presidente della Repubblica italiana, ricordando che il suo è un viaggio di “pace e fraternità tra i popoli”.

Il sogno di san Giovanni Paolo II si avvera
Viaggiare nella terra di Abramo è sempre stato il sogno di papa Giovanni Paolo II, un sogno che non ha potuto realizzare a causa delle guerre che hanno sconvolto l’area quando era pontefice.
Atterrando a Baghdad, quindi, Francesco realizzerà idealmente anche quel desiderio di san Giovanni Paolo II.
“Arrivando in Iraq, Papa Francesco porta a compimento il grande sogno di Giovanni Paolo II, quello di recarsi pellegrino in Iraq, a Ur dei caldei, patria di Abramo, il padre delle tre fedi monoteistiche (Ebraismo, Cristianesimo e Islam)”, ha detto il prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, il card. Leonardo Sandri, in una intervista concessa all’agenzia di stampa Sir.
“Il sogno – ha aggiunto il cardinale all’AgenSir – di vedere la convergenza dei credenti delle tre fedi abramitiche per aprire gli orizzonti di un mondo nuovo fondato sulla fraternità, sulla pace e sulla giustizia, sul rispetto dei diritti umani e in particolare della libertà religiosa per poter assicurare la convivenza a tutti gli uomini. Papa Francesco arriva come ambasciatore di pace e di speranza per testimoniare che un mondo nuovo senza violenza e odio è possibile”.
Il programma del primo giorno in Iraq
Papa Francesco a Baghdad sarà accolto dal premier iracheno, Mustafa Abdellatif Mshatat, nella sala VIP dell’aeroporto. Da qui si trasferirà al Palazzo presidenziale per la cerimonia di benvenuto e la visita di cortesia al presidente della Repubblica irachena, Barham Ahmed Salih Qassim.
Al termine di questo incontro, papa Francesco pronuncerà il suo primo discorso in terra irachena. Un discorso più “istituzionale” che sarà rivolto alle autorità civili, alla società civile e al corpo diplomatico, riporta VanicanNews.
Quando in Italia saranno circa le 14.15, Francesco si trasferirà presso la cattedrale siro-cattolica di “Nostra Signora della Salvezza”, dove incontrerà i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, i seminaristi e i catechisti iracheni.
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