Un gran numero di manifestanti hanno fatto irruzione nel palazzo governativo del centro di Yerevan dove si trova l'ufficio del premier armeno Nikol Pashinyan.
Lo riferisce il corrispondente di Sputnik presente in Armenia.
Nell'edificio in questione sono situati gli uffici di diversi ministeri. Una volta entrati, gli oppsitiori hanno tenuto una dimostrazione nella hall al primo piano, gridando per chiedere le dimissioni del premier, e hanno poi abbandonato l'area.
"Concludiamo la nostra manifestazione. L'obiettivo era dimostrare che possiamo entrare in qualunque ministero", ha dichiarato uno dei dimostranti.
Proteste a Yerevan
Un'altra crisi politica è scoppiata a Yerevan dopo le parole imprudenti di Pashinyan sull'Iskander russo, secondo cui i missili Iskander utilizzati nel Nagorno-Karabakh dalle forze filo-armene "non sono esplosi o sono esplosi solo al 10%".
Secondo quanto riportato dai media, il vicecapo di Stato Maggiore dell'Armenia, Tiran Khachatrian, ha ridicolizzato il primo ministro per i suoi commenti, cosa per cui è stato congedato, così come ha cercato di fare il capo del governo con il capo dello Stato Maggiore, Onik Gasparyan.
Le forze armate armene hanno rilasciato una dichiarazione chiedendo le dimissioni dello stesso Pashinyan. Il primo ministro ha considerato questo un tentativo di colpo di stato e ha invitato i suoi sostenitori a scendere in piazza. Intanto l'opposizione ha eretto barricate e allestito tende vicino al Parlamento: non è disposta al dialogo e chiede le dimissioni del premier.
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