Due regioni svedesi, Sörmland e Gävleborg, hanno temporaneamente interrotto l'inoculazione del vaccino contro il coronavirus AstraZeneca agli operatori sanitari a seguito di allarmi su sospetti effetti collaterali.
Nella regione di Sörmland, su 400 dipendenti ospedalieri vaccinati in un solo giorno, 100 avrebbero sviluppato effetti collaterali. Sebbene la febbre sia un effetto collaterale comune, secondo le autorità regionali più persone del previsto avrebbero riferito di essersi sentite male.
"Ci fermiamo in parte perché dobbiamo indagare, ma anche in modo da non avere una situazione troppo tesa con il personale", ha detto all'emittente nazionale SVT Magnus Johansson, capo medico della regione di Sörmland.

Questa è stata la prima volta che il vaccino di AstraZeneca viene utilizzato a Sörmland. Data la raccomandazione di evitare la vaccinazione di persone di età pari o superiore a 65 anni, solo i dipendenti dell'ospedale hanno ricevuto l’inoculo.
La contea di Gävleborg, dove è stata osservata una proporzione simile di effetti collaterali, ha deciso di seguire l'esempio e di interrompere temporaneamente le operazioni di vaccinazione poco dopo.
A Gävleborg, circa 100 dipendenti sanitari hanno sviluppato sintomi avversi e non sono stati in grado di lavorare.
"È il solito, un po' di freddo, dolori muscolari e febbre", ha detto a SVT la coordinatrice del vaccino della contea di Gävleborg Tina Mansson Söderlund.
"Il problema è che ne abbiamo vaccinati così tanti negli stessi luoghi di lavoro, quindi ci fermiamo", ha aggiunto.

Anche la regione di Jönköping è in allarme per il numero sorprendente di sospetti effetti collaterali dopo uno sforzo di vaccinazione che ha coinvolto poco più di 500 persone.
Andreas Heddini, direttore medico di AstraZeneca nella regione nordica, si è rammaricato per l’accaduto.
“No, non va bene. Sembra che ci sia stata una percentuale maggiore di effetti collaterali del previsto. Gli studi avevano dimostrato che solo circa il 10% dei vaccinati avere dovuto manifestare effetti collaterali di questo tipo", ha detto Heddini a SVT. "Questo non è in linea con quello che abbiamo visto", ha detto.
Heddini ha scelto di evitare di speculare su quale potesse essere la causa dietro il tasso più elevato di sospetti effetti collaterali. Ad ogni modo, non c'è motivo di preoccuparsi, ha detto, promettendo che il gigante farmaceutico darà seguito agli allarmi delle regioni sui sospetti effetti collaterali.

"Questo tipo di effetto collaterale è previsto e ora stiamo intrattenendo uno stretto dialogo con queste regioni per capire meglio cosa è successo", ha spiegato Heddini.
“Prendiamo molto sul serio tutto ciò che ha a che fare con la sicurezza del vaccino. Ma il nostro vaccino ora è stato somministrato a molti milioni di persone in tutto il mondo e anche negli studi clinici non abbiamo riscontrato effetti collaterali davvero gravi", ha sottolineato.
L’interruzione interessa solo l'inoculazione con il vaccino di AstraZeneca. I vaccini Pfizer e Moderna, che la Svezia si è procurata, andranno avanti come previsto.
Con oltre 608.000 casi di Covid-19 in una nazione di oltre 10 milioni, la Svezia rimane la nazione scandinava più colpita. Lo sforzo di vaccinazione in corso è stato contrassegnato anche severe critiche per i ritardi nelle consegne dei vaccini.
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