Yoshiko Mori, a capo del Comitato Olimpico giapponese incaricato dell'organizzazione dei Giochi di Tokyo 2020, rassegnerà nelle prossime ore le proprie dimissioni in seguito alle reazioni suscitate dalle sue affermazioni di stampo sessista rilasciate la scorsa settimana.
"Le riunioni a cui partecipano troppe donne in genere vanno avanti più del necessario", aveva dichiarato l'83enne presidente.
Nonostante la condanna immediata delle sue dichiarazioni ricevuta da più parti, in un primo momento Mori si era rifiutato di dimettersi, salvo poi tornare sui propri passi.
Le dichiarazioni di Mori erano giunte mentre gli organizzatori olimpici rilasciavano le linee guida per rassicurare cittadini e visitatori sulla sicurezza degli atleti e dei presenti durante i Giochi Tokio 2020, sospesi l'estate scorsa per l'epidemia di Covid-19 e riprogrammati per la prossima estate "indipendentemente dalla situazione sanitaria".
Il rinvio delle Olimpiadi Tokyo 2020
A marzo 2020 l'ex primo ministro giapponese Shinzo Abe, con il sostegno del governo e del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), ha deciso di rimandare le Olimpiadi di Tokyo, previste per l'estate 2020 a causa della pandemia di Covid-19. Le uniche altre opzioni erano l'annullamento totale delle Olimpiadi o il rinvio di quattro anni.
E' stata la prima volta nella storia delle Olimpiadi moderne. I Giochi olimpici non sono mai stati rinviati prima, ma furono annullati nel 1916, 1940 e 1944 durante le due guerre mondiali.
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